
La multinazionale giapponese Kagome ha aperto uno stabilimento a San Marco Argentano, in provincia di Cosenza. Qui si producono ogni anno circa 6 000 tonnellate di verdure surgelate destinate anche al mercato giapponese
Cosi le verdure calabresi sulle tavole giapponesi trovano spazio e apprezzamento, con una produzione di quasi 6000 tonnellate tra zucchine, melanzane, cipolle , peperoni, pomodori grigliati e Patata della Sila IGP, grazie alla collaborazione con la cooperativa Casa Natura.

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La Calabria conquista il Giappone con i suoi prodotti agricoli. La multinazionale giapponese Kagome, leader nel settore alimentare, ha scelto l’entroterra cosentino per aprire uno stabilimento che produce ogni anno circa 6.000 tonnellate di verdure surgelate.
Un grande risultato per la nostra regione, in pratica l’intera produzione di verdure riservata al Giappone provengono per il 75% dalla Calabria, il resto da Puglia e Campania.
L’impianto nasce da una joint venture con Matsushita (il gruppo Panasonic), poi interamente acquisita da Kagome nel 2007. Da questa è nata la società Vegitalia, in piena stagione (da maggio a dicembre), lo stabilimento può impiegare fino a 270 persone.


Perché è importante questo passo.
È una delle maggiori infrastrutture giapponesi nel Sud Italia nel settore agroalimentare, valorizza le produzioni locali calabresi, con un forte impatto sull’occupazione e sull’economia del territorio.
Calabria protagonista nel mondo
Il caso Kagome rappresenta un esempio di internazionalizzazione dell’agroalimentare calabrese. Verdure coltivate tra la Sila e il Tirreno finiscono oggi sulle tavole giapponesi, confermando la vocazione del territorio a unire tradizione agricola e apertura ai mercati globali.